Il nostro impegno
«Il prezzo di un nuovo acquisto non rispecchia i veri costi del prodotto»
Attraverso offerte innovative, la Posta vuole creare un’infrastruttura resistente e rendere quindi possibile un’autentica economia circolare. Raphael Fasko lavora come responsabile di unità presso Rytec Circular, un centro di competenza svizzero leader nel campo dell’economia circolare applicata.
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![Raphael Fasko, responsabile di unità presso Rytec Circular](https://www.post.ch/-/media/portal-opp/news/unser-engagement/2020/oktober/agiles-marketing-1872x1053.jpg?mw=1600&vs=2&hash=FBFA6764CB1563280D19EC0EDCD39886)
L’economia circolare è più di un semplice riciclo?
Sì. Possiamo ottenere un grande vantaggio per l’ambiente se chiudiamo il «ciclo interno dei prodotti», ossia se ripariamo e riutilizziamo i prodotti, trasmettendoli anziché smaltendoli. Qualora ciò non sia più possibile, si può optare per il retrofitting e la modernizzazione di prodotti o componenti. Anche in questo caso ci sono grandi possibilità economiche per le aziende. Solo quando il ciclo interno di prodotti è esaurito è opportuno scomporre completamente un prodotto, separare i materiali e riciclarli.
In Svizzera la situazione in materia di riciclaggio è positiva. A che punto è l’economia circolare svizzera?
Credo che la Svizzera abbia ancora del potenziale da sfruttare. Il nostro costo del lavoro elevato rende le riparazioni relativamente costose. E spesso ci concediamo troppo presto nuovi prodotti. Altre società sfruttano molto di più la durata di utilizzo dei loro prodotti. Anche a livello globale rientriamo nel novero dei maggiori produttori di rifiuti pro capite.
Quali sono quindi i settori o i prodotti che hanno un particolare potenziale nell’economia circolare o che sono già sulla buona strada?
Particolarmente avanzato è il settore automobilistico. Qui il remanufacturing di componenti è affermato da decenni. Anche beni d’investimento costosi, quali l’arredamento o l’equipaggiamento IT, presentano possibilità redditizie per i modelli circolari. Esistono già soluzioni molto interessanti, ad esempio l’offerta di prodotti come servizi o il retrofitting e il riutilizzo di prodotti.
![Raphael Fasko. Tiene un computer portatile tra le mani e ride.](https://www.post.ch/-/media/portal-opp/news/unser-engagement/2020/oktober/agiles-marketing1872x1053.jpg?mw=1600&vs=2&hash=FE62B4B52AE59A3218EDB51FA51AE314)
In che modo i consumatori possono partecipare direttamente all’economia circolare?
Ognuno di noi può apportare un contributo, regalando ai prodotti una seconda vita attraverso la riparazione, il riutilizzo o la rivendita. Siamo onesti: una riparazione potrebbe sembrare costosa a colpo d’occhio. Ma è solo perché il prezzo di un prodotto non comprende i danni ambientali legati alla produzione. Il prezzo di un nuovo acquisto non rispecchia i veri costi ecologici e sociali del prodotto.
Tutto questo richiede un cambio di mentalità da parte di ogni individuo.
Esattamente. Possiamo contrastare la società usa e getta solo cercando di essere predisposti a pagare qualcosa in più per una riparazione e a sostituire i prodotti con meno frequenza. E in che modo le aziende possono promuovere un cambiamento della società usa e getta?
Ad esempio offrendo ai clienti i loro prodotti non in vendita, ma come noleggio a lungo termine o come servizio, e concordando la riconsegna dei prodotti stessi. In questo modo rimangono proprietari dei prodotti e possono dare loro una seconda vita. Conviene anche da un punto di vista economico.
In che modo?
Con questo modello le aziende possono investire nello sviluppo di prodotti duraturi e beneficiarne direttamente grazie a ulteriori anni di noleggio. In un modello di vendita ciò non è possibile.
E cosa può fare la Posta direttamente?
La Posta stessa acquista e utilizza grandi quantità di prodotti e macchine. In questo contesto è auspicabile che vengano sfruttate tutte le possibilità per mantenere in uso i prodotti il più a lungo possibile o dare loro una seconda vita. Anche in occasione dell’acquisto la Posta può stabilire criteri di circolarità dei prodotti e preferire fornitori di questo tipo.